Il Borghese Gentiluomo. 13 luglio - Fonzaso (BL)

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Un inno al teatro comico! Giovedì 13 luglio alle ore 20:30 presso la Sala Parrocchiale di Fonzaso (BL), gli allievi senior del Laboratorio Teatrale "Il Cuore a Teatro" porteranno in scena "Il Borghese Gentiluomo", tratto dal testo di G.B. Molière del 1670.

Il signor Jourdain sogna di diventare nobile, tra persone prive di autentiche qualità come adulatori e scrocconi, che lo raggirano e assecondano la sua follia, pur di ottenere in cambio laute ricompense.

Ormai già avanti con gli anni, vuole imparare il ballo, la musica, la scherma. La trama si arricchisce delle accese rivalità tra i diversi maestri che scroccano continuo denaro a Jourdain, ciascuno pienamente convinto che la propria arte o scienza è il fondamento alla base dell'essere un gentiluomo.

A questi si contrappone la moglie, che cerca disperatamente di farlo rinsavire. Alla coppia se ne aggiunge poi una secondaria: la serva Nicoletta, donna simpatica, tenace e coraggiosa, e Coviello, innamorati tra loro.

Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata tipica del teatro comico: quella del Gran Turco. Cieco nella sua debolezza per la nobiltà, Jourdain non sospetta di certo d'essere nuovamente beffato, fino a quando gli viene annunciato che il figlio del Gran Turco è follemente innamorato di sua figlia, a tal punto da volerla in sposa.

La cerimonia nella quale l'incauto protagonista dovrà assumere un alto grado di nobiltà... turca, altro non è che l'ennesima burla organizzata a suo danno.

Con Il Borghese Gentiluomo Molière riesce a farci ridere del nostro tempo, della nostra epoca folle e misera, consegnandoci così un teatro "basso", ridicolo ed esilarante, ma allo stesso tempo violento e crudele.

Un teatro come lo definiva Cesare Garboli "che deride e deforma la realtà senza mai detestarla". 

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Bella Feltria Statti Conservata. Saggio Teatro del Cuore Ragazzi.

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L'emozione di andare in scena per la prima volta! A conclusione del corso di teatro per ragazzi condotto dal regista, drammaturgo e attore Roberto Faoro, gli allievi hanno portato in scena lo spettacolo Bella Feltria Statti Conservata.

Opera scritta dallo stesso Faoro una ventina d'anni fa, inerente la storia della nostra splendida città e del suo celebre Palio di Feltre.

Ripercorrendo quindi le vicende storiche che hanno portato alla nascita di Feltre, sino ad arrivare a coronare il lungo percorso con le celebrazioni del primo Palio, Faoro da vita ad un'avvincente narrazione caratterizzata da una rivisitazione con alcuni personaggi di pura fantasia come il matto e il burlone di Feltre, che alleggeriscono la storia portando una vena di sana comicità, ma anche di riflessione.

Tra gli altri protagonisti due scapestrati pescatori veneziani, convinti di arrivare in città per combinare qualsiasi cosa. In realtà sono due uomini poco abbienti, inseguiti costantemente dalle mogli letteralmente inferocite per le loro scorribande.

Non manca infine la voce del popolo interpretata da boscaioli, panettieri e contadini, che contribuiscono a dare il loro punto di vista sulle varie faccende.

A conclusione dello spettacolo Faoro ha rimarcato come questo primo passo compiuto dai suoi promettenti allievi, rappresenta l'inizio di un vero e proprio percorso in cui il palcoscenico deve diventare per i più giovani luogo noto e familiare, dove sentirsi pienamente realizzati.

La paura del giudizio, di sentirsi inadeguati di fronte al pubblico e/o di sbagliare, non di rado allontanano i giovani dall'avvicinarsi al mondo del teatro. 

Ma se non si comincia a provare, a rialzarsi e rimettersi in gioco come nulla fosse successo, non si riuscirà mai a dare un senso a tutto questo. 

La recitazione non può essere nascosta. Va mostrata e condivisa. 

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